Non si tratta di una tecnica nuova ma di una vera evoluzione del native mktg. Questa pratica, teorizzata per la prima volta da David Meerman Scott nel suo libro “Newsjacking: How to Inject your Ideas into a Breaking News Story and Generate Tons of Media Coverage” si inserisce in quella famiglia di strategie e tattiche di marketing underground. Sfruttata, abusata e ad alto rischio questa tecnica permette di cavalcare l’onda devastante delle notizie della prima ora, con tutte le speculazioni, curiosità e interesse che portano con sé.
Ma il newsjacking come riesce a sfruttare la grande ondata d’interesse generata dalle breaking news?
Semplice: andando ad inserirsi in questo flusso caotico e in continua evoluzione, il prima possibile e nel modo più contestualizzato possibile.
Si tratta ovviamente di una tecnica borderline. È certo che se avvenisse uno scandalo che implica un famoso politico e l’abuso di alcool, e per gran fortuna voi siete un rivenditore di alcolici, tutto filerà liscio. “Per gran fortuna” appunto: perché il rischio che accompagna il newsjacking è altissimo, come altissima è la voglia di domare la breakingnews e plasmarla al proprio prodotto.
Se non avete questa “gran fortuna” di imbattervi in un fatto eclatante inerente il vostro settore, il rischio è davvero altissimo. E altissime sono le probabilità di commettere uno sbaglio, che potrebbe costarvi molto, molto caro (inutile ricordare gli innumerevoli casi di Epic Fail visti in questi mesi sui social).
Sfruttare al 100% il newsjacking
Regola #1
Pazienta. Se la notizia non è appetibile per il tuo prodotto, lascia perdere. Meglio non dire una parola che dirne tre sbagliate.
Regola #2
Contestualizza. Se la notizia può essere inserita correttamente nella logica del tuo prodotto, allora studia attentamente come rendere notizia e prodotto un tutt’uno.
Regola #3
Monitora. Sii sempre online: se vedi degli aggiornamenti, dei ritrattamenti e delle modifiche alla notizia principale, il tuo newsjack deve adattarsi di conseguenza. Se non sei online sei fuori.
Regola #4
Sii professionale. È davvero facile farsi prendere la mano e rischiare di non essere contestuali e incappare in qualche errore. In fondo, si tratta pur sempre di un mestiere e come tale deve essere fatto da professionisti. Vuoi cavalcare l’onda del marketing e dormire sonni tranquilli? Siamo qui per darti il cuscino più comodo!
Fonti: Ippogrifo