Fare storytelling vuol dire sfruttare la narrazione, una delle pratiche più antiche ed efficaci della buona comunicazione. Ma vuol dire anche informare ed emozionare il pubblico senza annoiare.
Centinaia, migliaia di anni fa, quando l’uomo non sapeva ancora scrivere, si tramandavano sapere e conoscenza di generazione in generazione raccontando storie.
“C’era una volta, …”: così iniziano tutte le storie che ci raccontavano da bambini, che quelli della mia generazione ricordano molto bene riprodotte anche all’interno delle “Fiabe Sonore”.
Credo, quindi, che nello Storytelling ci sia qualcosa di magico che risveglia nel nostro cervello meccaniche ancestrali e primordiali, qualcosa che alza immediatamente il livello d’attenzione e, allo stesso tempo, ci rende più ricettivi circa ciò che stiamo leggendo, ascoltando o guardando.
Lo storytelling è l’arte di costruire storie che se oneste e ben raccontate, anche grazie all’uso di tecniche narrative, hanno una forza particolare e distintiva, superiore alla tradizionale comunicazione pubblicitaria, invasiva e ripetitiva.
ABC Copywriting ha creato un’ infografica con gli ingredienti necessari per creare e raccontare una grande storia.
Fiducia – Le persone che ascoltano la storia hanno fiducia nel narratore? Hanno fiducia in te? Conoscono il tuo brand? Questo aspetto è fondamentale per garantire la buona riuscita della tua azione di storytelling.
Emozioni – Le storie hanno bisogno di uno sviluppo che tocchi le emozioni. Grandi narrazioni si basano su grandi emozioni, e tu non puoi farne a meno: usa conflitti, soluzioni, tensioni, misteri e rivelazioni.
Relazione – Il pubblico deve identificarsi nel racconto. Questo passaggio ti permetterà di creare un rapporto speciale: identificarsi con il personaggio di una storia vuol dire lasciarsi trasportare nella narrazione.
Semplicità – Una storia semplice è una storia forte. Togli tutto ciò che non serve alla narrazione: taglia eventi meno importanti , unisci due personaggi minori in uno, riduci al minimo menzioni ad altri luoghi.
Personale – Il destinatario vuole dare un significato personale alla storia. Tu puoi indicare la struttura, puoi suggerire dei riferimenti, ma devi lasciare spazio alle persone di applicare una propria morale della favola.
Immersione – A volte il pubblico si immerge completamente in una storia, vive le esperienze raccontate in prima persona e diventa il personaggio principale. Ecco, hai raggiunto il tuo obiettivo di storyteller!
Familiare – L’audience valuta nuove storie confrontandole con quelle che già conosce. Storie diverse possono condividere una struttura collaudata, uno sviluppo riconoscibile e facile da inquadrare.
Con imprenditori, creativi ed esperti, ne parliamo il 17 Aprile 2014 presso il palazzo delle arti di Napoli (PAN) in via dei Mille 60, Napoli.
Diretta streaming qui: http://www.ilsalottodelcaffe.it/diretta-streaming-la-fine-del-segreto-aziendale-limportanza-dello-storytelling-per-le-piccole-e-medie-imprese/
Thank’s to @lucacarbonelli and @salottodelcaffe