Al PKMF di Milano, Philip Kotler ha illustrato quali sono le opportunità offerte ai brand nello scenario competitivo della globalizzazione.
Nel corso del suo discorso alPKMF di Milano, il 15 maggio Philip Kotler ha portato all’attenzione quattro temi fondamentali:
- cambiamenti per l’Italia;
- costruzione di un buon mercato e di una buona strategia di vendita;
- uso del digital media;
- marketing 3.0 unito alla responsabilità sociale.
Naturalmente la globalizzazione costituisce il cambiamento italiano (e non solo) più evidente, per cui Kotler ha sottolineato l’importanza di fare affari, esportare e persino costruire industrie in paesi in via di sviluppo, come ad esempio la Cina e l’India:
Adattando costantemente la sua visione del marketing ad un mondo in continuo cambiamento, Kotler ha enfatizzato l’utilità di internet e dei social media nella promozione di un marchio o di un prodotto, affermando: “Internet e i social media rappresentano il nuovo mondo in cui viviamo, un mondo che consente alle persone di stare in contatto con molte altre persone. I digital media ci consentono di interagire telematicamente con chiunque nel mondo. Infatti, i marketers più intelligenti cercano sempre diidentificare il network più importante. Se voglio raggiungere il maggior numero di persone, se riesco a far dire a Lady Gaga qualcosa sul mio libro, il mondo ne sentirà parlare, giusto? Questo è il nuovo mondo.”
Il punto è che questo mondo rappresenta per le compagnie un’arma a doppio taglio visto che ha aumentato a dismisura la competitività. Per questa ragione è necessario guardare alla competitività molto attentamente; infatti, un nuovo prodotto di successo oggigiorno resta popolare per un breve periodo dato che può essere copiato più velocemente. Tuttavia, Philip Kotler propone una possibile soluzione al problema, ovvero il differenziarsi dimostrandosi una compagnia ‘buona’, attenta e considerevole; l’economista americano crede inoltre che sarà il mercato stesso a provvedere alle compagnie ‘cattive’ sponsorizzando quelle ‘buone’.
Da un lato inoltre è bene considerare che stiamo affrontando un cambiamento anche nel mondo del retail e che diventa fondamentale per i retailers adattarsi alla nuova realtà, ovvero al mondo digitale dove You Tube, Facebook, LinkedIn e altri social non possono essere sottovalutati. Dall’altro è fondamentale essere consapevoli che in questa nuova era i consumatori sono più informati che mai e prima di acquistare qualcosa vanno probabilmente su Google, ascoltano altre opinioni e si informano sulla compagnia: tutto questo costituisce per i marchi una ragione in più per adattarsi al mondo digitale.
L’economista americano ha poi affrontato il tema della lenta crescita economica, un problema che riguarda l’economia mondiale la cui risoluzione sembra essere ostacolata dall’automatizzazione dell’industria e dalla conseguente riduzione del lavoro per l’uomo. Ma essendo il futuro un mistero, Kotler ha preferito concentrarsi sul presente e su ciò che possa garantire ora un domani migliore, cominciando col proporre ad ogni compagnia nove domande che possano aiutarle a migliorarsi e a crescere come brand:
- La tua compagnia è brava nel cogliere le nuove opportunità?
- Utilizza ricercatori e analisti marketing e possiede un buon data?
- Innova con successo?
- Possiede un’immagine comunicativa e d’impatto?
- Possiede un’efficace rete di vendita? Se si, come la gestisce?
- Ha dei buoni canali di distribuzione?
- Possiede una buona strategia di mercato?
- Possiede una buona organizzazione marketing? Ha un buon CEO?
- Pratica la responsabilità sociale d’impresa?
Con queste 9 domande, Kotler propone alle industrie di analizzare attentamente la propria struttura ed organizzazione, riflettendo su cosa possono o devono migliorare.