Se non sei sui social, non esisti. Fino a qualche tempo fa questo concetto si applicava solo per le persone (“Non sei su Facebook? E come faccio a mostrarti le foto delle vacanze?”). Negli ultimi anni, complice la diffusione capillare del digitale e il bisogno di ottenere tutto e subito, anche le aziende per “esistere” devono gestire un account ufficiale sui vari social network.
Facile: basta creare un nuovo profilo Twitter o una pagina Facebook, gestirli come usiamo i nostri profili personali e il gioco è fatto. Sbagliato. Ora non siete più voi a parlare ma, agli occhi del mondo, è la vostra azienda nella sua completezza a interagire con la rete. Dunque, prima di postare qualsiasi contenuto, le domande da tenere sempre presente sono:
– Qual è il fine dei social per il tuo brand?
– Quali sono gli obiettivi della tua azienda e come l’utilizzo dei social può contribuire a raggiungerli?
Una volta fatti i conti con queste problematiche è necessario cercare quanto più possibile di non incappare negli errori più comuni quando ci si relaziona con questo ambiente così veloce e volatile.
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Abbandona l’illusione del controllo.
Il nostro compito è di partecipare, non di interrompere la conversazione infinita che è la natura dei social. Per farlo, è necessario essere preparati ad ogni possibile scenario – come rispondere quando si ricevono critiche, offrire aiuto a chi lo richiede – e soprattutto agire in velocità: la soglia dell’attenzione in rete è una frazione di quella offline; se non si risponde subito, il rischio disinteressamento è sempre dietro l’angolo.
Conta ogni voce.
La gestione delle situazioni che definiremmo “il peggiore dei casi” è molto più delicata in rete, dove ogni azione resta impressa indelebilmente e può essere causa dell’annientamento della reputazione social. È importante quindi rispondere alle critiche in maniera costruttiva: se sei in torto, ammetti gli errori, orientandoti sempre al miglioramento. Questo non solo avrà un’influenza positiva sull’immagine del brand, perché umanizzato, ma anche sulla relazione e fidelizzazione del pubblico, che riconoscerà e premierà la vostra onestà.
Rispetta e proteggi il brand.
È comune pensare che per mantenere vivo il proprio account sia meglio dire qualcosa piuttosto che restare in silenzio, magari incalzando nell’argomento più discusso del momento. Ma se la tua azienda vende prodotti farmaceutici, a nessuno interesserà la tua felicità per la Juve che ha vinto lo scudetto, anzi, la credibilità della tua azienda potrebbe risentirne.
Font: Ippogrifo