Aziende e software, è ora di innovare. Le priorità? Semplificazione e big data.
I nuovi gestionali d’impresa sono piattaforme integrate, connesse alla nuvola, simili ai social network, concepite apposta per il cellulare. A spiegarlo è Luka Mucic, manager della multinazionale Sap. Che rivela: “Le imprese usano solo l’ 1 per cento dei dati che generano”.
Semplificare, integrare, evitare di trasformare la vita d’azienda in un pasticcio tecnologico senza uscita. Da quando computer e cellulari, POS e server sono diventati ingredienti fondamentali di ogni impresa, la priorità è sempre più questa. Trovare la soluzione e la ricetta giusta, per sfruttare le occasioni date da internet e da tutto ciò che ci ruota intorno. “Più che una scelta è un’esigenza, se non si vuole rimanere indietro”. A dirlo è Luka Mucic, direttore finanziario di Sap, multinazionale tedesca leader nel campo dei software gestionali d’azienda.
Innovare per semplificare
Colosso da 258mila clienti in 180 nazioni, Sap ha un osservatorio privilegiato sul comportamento delle aziende in tema di innovazione. “Non siamo più nella fase dei pionieri – dice Mucic – e ora ad adeguarsi ai tempi è la massa delle imprese. C’è sempre più la consapevolezza che innovare porta vantaggi su tutti i livelli. Il cuore delle nostre proposte è in una parola: semplificazione. La struttura tecnologica di un’azienda non dev’essere fatta di tanti livelli di gestione uno sopra l’altro, ma di una piattaforma unica, integrata, facile da adottare”.
Imitando cellulari e social network
Come per moltissimi campi della nuova vita iperconnessa, anche la gestione aziendale ruota sempre più intorno alla cosiddetta “user experience”. Invece che avere un’infinità di opzioni – magari disorientanti – il primo obiettivo di un programma per l’ufficio è essere pratico e funzionale. “È per questo che progettiamo soluzioni ottimizzate innanzi tutto per gli smartphone e che nell’uso ricordano sempre di più i social network. L’obiettivo è mettere gli utenti in una situazione a loro familiare, davanti a strumenti che ricalcano quelli che usano anche nel loro tempo livero”.
Più dati per tutti
Dopo la semplificazione, la seconda grande priorità per le imprese è tutta fatta di numeri, dice Mucic: “È sfruttare i dati di cui dispongono. Le aziende analizzano e usano appena l’un per cento delle informazioni che generano con la loro attività, spesso perché le fonti da cui arrivano i dati sono diverse, gestite con programmi diversi e che non dialogano tra loro. Al contrario, mettere in rete numeri e statistiche, tradurre i comportamenti dei nostri clienti in “big data”, da analizzare e porre al centro delle scelte strategiche – vale per chi fa e-commerce, ma non solo – si trasforma in un enorme vantaggio competitivo”.
Nuvole, sicurezza e geopolitica
Per tantissime aziende, il momento attuale è soprattutto quello del passaggio al “cloud”, alla nuvola su cui trasferire dati e programmi. Abbandonando gli stanzoni con i server e l’incubo che qualche guasto finisca per provocare una catastrofe. “In un anno abbiamo visto una crescita del 39 per cento dei nostri servizi cloud, del 51 per cento se restringiamo il campo alla sola Europa”, spiega Mucic. “È un tipo d’innovazione che ha successo anche perché è subito tangibile, ha tempi d’implementazione molto ridotti. Certo, resta forte la preoccupazione degli utenti per i propri dati, ma il nostro vantaggio è avere la sede legale in Germania, un Paese che ha regole molto precise e solide in materia. Ci sono aziende che si preoccupano anche di dove vengono conservati i loro dati, per ragioni geopolitiche, e per questo stiamo costruendo data center in ogni area del mondo: in Cina, Australia, Europa, Brasile e Russia”.
Fonte: La Stampa