Spesso sento e vedo ragazzi lamentarsi della nostra società. Badate bene, la situazione non è semplice ed è sotto gli occhi di tutti.
Pero’, come in tutte le cose c’è la via di mezzo. Per lavoro incontro tantissimi ragazzi e studenti, tra di loro regna il vuoto più totale, io ricordo che alla loro età quantomeno avevo i motori nel cervello, loro “zero”. A si forse qualcosa hanno…gli aperitivi, facebook, il fare tardi la sera. Non voglio passare per bigotto ma servirebbe qualcosa in più e vi dico perchè.
Ho avuto modo di conoscere un ragazzo di 16 anni che studia in Italia, padre americano, mamma napoletana. Chris rispetto ai suoi coetanei italiani, ha una marcia in più in tutto.
Parla 4 lingue, ha un’educazione esemplare ma soprattutto ha una voglia di fare e imparare che mi ha stupito. Mentre gli altri suoi amici “cazzeggiano” durante el lezioni, lui è lì a voler apprendere tra quelli più grandi, ha idee creative e originali, non gli ho mai sentito dire: “non è possibile fare questa cosa”.
Occupandomi di startup, studio e leggo che le migliori sono quelle americane. Non voglio tirare fuori una lista ma vi cito solo qualcuna; da Vimeo a Dropbox passando per Whatsapp recentemente acquistata da Facebook per la modica cifra di 19 miliardi di dollari. Allora mi domando perchè questi giovani americani ma anche giapponesi, cinesi, indiani riescono a trovare idee geniali a farsele finanziare e portare a successo le proprie startup e in Italia non accade mai nulla? Solo colpa della società? Oppure colpa di una mentalità sbagliata che parte dai genitori?
Tante domande, poche risposte, ma una scommessa voglio farla, se dovessi scommettere un simbolico euro direi che il mio amico Chris ha una gran carriera davanti a se.